INGLESE: Il Sonetto inglese e non

IL SONETTO
Gli inizi:Il rinascimento è considerato “l’età d’oro” della poesia, grazie alla fioritura di canzoni e sonetti che erano il risultato di esperimenti e allo stesso tempo mostrava un tono selettivo aristocratico e un grande artigianato. Il sonetto venne dall’Italia. La sua invenzione è attribuita a Iacopo da Lentini nella prima metà del 13esimo secolo.
Il sonetto di Petrarca:Raggiunse la sua più grande espressione con il poeta italiano Petrarca del quale “Canzoniere” diventò il modello per tutti i poeti rinascimentali europei. Un sonetto è un’opera di 14 versi in pentametri iambici, con uno schema di rime modellato attentamente. Il sonetto italiano (o di petrarca) consiste in un’ottava, di solito rimata ABBA ABBA, e una sestina, a volte rimata CDE CDE o CDC DCD. L’ottava generalmente presenta un problema o una situazione, mentre la sestina contiene la soluzione del problema o riflessioni personali. Questo tipo di sonetto mostra spesso un punto di svolta alla fine dell’ottavo verso e il nono era introdotto talvolta da parole come: “e”, “se”, ”quindi”, “ma”, “già”.
Il sonetto di Shakespeare:Il sonetto inglese (o di shakespeare) è diviso in tre quaterne e un distico: rima ABAB CDCD EFEF GG. Attraverso questa struttura, il poeta può usare le quaterne per presentare un tema o 3 differenti argomentazioni e disegnare una conclusione nel distico finale.
Il sonetto di Wyatt:Sir Thomas Wyatt introdusse il sonetto di Petrarca in Inghilterra, ma si discostò dalla sua rima sostituendo una terza quaterna al posto delle prime 4 righe della sestina. Come risultato la rima di Wyatt è solitamente ABBA ABBA CDDC EE.
Il sonetto di Howard:Il discepolo e successore di Wyatt, Henry Howard Earl of Surrey, abbandonò la forma di Wyatt e introdusse quella che era stata usati più tardi da Shakespeare, che consiste in 3 quaterne indipendenti seguite da un distico che riassume il pensiero con forza epigrammatica. Quindi la rima era ABAB CDCD EFEF GG.
La frase a effetto: the conceits:I compositori di sonetti elisabettiani, erano maestri di retorica e mostravano la loro abilità nell’uso dei “conceits”. Un “conceit” è un’elaborata immagine poetica che da profondità e varietà ad un’opinione; qualche volta è lungo come il sonetto ma può essere ristretto in una sola riga. Generalmente fa spaventare il lettore, che dev’essere un membro del pubblico colto.
Il sonetto durante Elisabetta I:Nell’ultimo periodo del regno di Elisabetta, molti poeti si dedicarono alla scrittura del sonetto. La maggior parte delle collezioni di sonetti erano chiamate dopo una donna; questa tradizione tipicamente petrarchiana trovò terra fertile in Inghilterra più che in ogni altro luogo in Europa, a causa della venerazione della regina Elisabetta I, che era differente chiamata dai poeti “Cyinthia” e “la regina Fatata”.
Il tema dell’amore:La materia tradizionale del sonetto è l’amore: l’amore ricercato, l’amore soddisfatto, ma soprattutto, desiderio di una donna che, o perché è sposata o per altre ragioni non può ricambiare l’amore del poeta. La ragazza è l’incarnazione della perfezione sia fisica che morale. L’inconciliabile dualità dell’attrazione verso quello che per lui era la perfezione e l’infelicità causata dalla freddezza della donna portava il poeta alla pazzia e alla disperazione. Questa psicologia d’amore è espressa attraverso l’uso frequente di ossimori, una figura retorica di dialogo che combina due termini contraddittori fra loro in un paradosso compresso. Infatti l’amante implora per l’amore della donna e non si arrende; la donna è bella e crudele, desiderabile ma casta, l’amante soffre ma non vuole la fine della sofferenza, vuole che la donna pianga la sua assenza, ma non vuole che la donna soffra.
Il sonetto nel tempo:L’amore ha continuato ad essere il tema più fortemente associato con i sonetti; comunque, Shakespeare introdusse la materia della bellezza, del decadimento e dell’arte. Nel 17esimo secolo John Milton e John Donne scrissero sonetti concernenti la religione e esperienze soggettive. La popolarità di questa forma decadde durante il 18esimo secolo, ma fu ripresa dai poeti romantici, e successivamente anche trovata utile per esprimere le tematiche del 20esimo secolo.


Grazie L.B. e D.S.

Nessun commento: