ARTE: Michelangelo Buonarroti: vita, stile ed opere principali

Michelangelo Buonarroti

Vita:
Nasce a Caprese,in Casentino,ma ad appena un mese tutta la famiglia si trasferisce a Settignano,sui colli di Firenze.Compie i primi studi artistici alle bottega del Ghirlandaio nella quale vi viene collocato,tredicenne,dal padre;ma ben più importante è il periodo trascorso nel “giardino di San Marco” nel quale,sotto la guida di Bertoldo,Lorenzo il Magnifico faceva studiare tutti i giovani artisti dell’epoca.Dagli studi compiuti nel “giardino di San Marco” Michelangelo apprende la copia di modelli antichi dalla quale poi deriverà la sua “poetica”:l’immagine che vuole realizzare da un pezzo di marmo esiste di già all’interno del blocco,basta solo liberarla dal materiale in eccesso.Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico si allontana per fare ritorno alla casa del padre e,dopo una truffa ad un compratore,decide di partire per Roma nel 1496 per appianare la situazione.Qui troverà un ambiente molto più idoneo rispetto che a Firenze aiutandolo nella formazione,permettendo così di fare ritorno a Firenze,nel 1501,molto più arricchito e formato.In questo periodo Firenze è sotto dominio di Carlo VIII ed è molto impegnativo per Michelangelo poiché compone molte opere tra le quali il David.Nel 1505 è chiamato per la seconda volta a Roma da Papa Giulio II per la progettazione della sua tomba che dopo varie vicissitudini sarà deludente rispetto al modello pensato originalmente da Michelangelo che lo definirà “la tragedia della mia vita”;affrescherà inoltre la volta della Cappella Sistina.Nel 1523 Giulio II muore e viene eletto Papa Leone X dei medici il quale convince nel 1518 Michelangelo a firmare un contratto per realizzare la facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze. Dopo aver ultimato la facciata e l’annessa Sagrestia Nuova per la Basilica di San Lorenzo,nel 1534,Michelangelo torna per l’ultima volta a Roma per dipingere il Giudizio Universale sulla parete di fondo della Cappella Sistina;finito il lavoro resta a Roma e nel 1546,morto Antonio da Sangallo Il Giovane,gli viene affidata la direzione di tutti i maggiori lavori architettonici a Roma.Il 18 febbraio del 1564 muore a Roma ed il suo corpo viene segretamente trasportato a Firenze per impedire al Papa di trattenerlo a Roma e successivamente sepolto nella Basilica di Santa Croce. Michelangelo può essere definito il primo pittore manierista.

Stile:
Michelangelo predilige la scultura in pietra, poichè afferma che nel marmo la scultura è già all'interno del blocco stesso, e quindi il compito dello scultore è quello di togliere la materia in eccesso in modo tale da tirar fuori la scultura; famosissimi sono a questo proposito gli incompleti: statue lasciate- secondo volontà dell'artista- incomplete e abbozzate. I corpi di Michelangelo,sia in pittura che in scultura, a parte rare eccezioni, sono titanici, muscolosissimi, persino quelli delle donne (come si può benissimo vedere all'interno della cappella sistina).

Opere:

-La prima Pietà: viene ultimata nel 1499 ed è molto innovativa nel suo genere poiché ciò che è esaltato nella scultura non è il dolore della madre ma lo strazio del corpo martoriato del Cristo e l’una e l’altro,combinate assieme,raggiungono la “perfezione” divina.L’eccessiva giovinezza della Maria rispetto al Cristo è giustificata da Michelangelo dal fatto che volesse rappresentare la purezza e l’immacolatezza della vergine poiché la giovinezza era simbolo di purezza e perfezione al contrario della vecchiaia,segno della corruzione e del peccato, ed allo stesso tempo fondere la nascita di cristo con la sua morte.
-David: ultimato nel 1504,il David divenne subito una delle opere più importanti dell’artista.Il blocco dal quale la estrasse era già stato utilizzato in precedenza da Agostino di Duccio nel 1464.L’opera è molto dinamica poiché rappresenta il momento prima dello scontro tra David ed il gigante Golia come si può notare dallo sguardo attento,la mano sinistra munita di fionda ed il sasso racchiuso nella mano destra;ed ha un forte significato poiché rappresenta il popolo fiorentino (David) che si ribellava ai medici (Golia).Una caratteristica dell’opera sono le mani e la testa che sono nettamente sproporzionate rispetto al corpo per via della concezione neoplatonica (a cui Michelangelo aderiva profondamente) per cui queste due parti del corpo erano molto importanti: infatti la testa è dove si pensa mentre le mani sono ciò che permette al pensiero di realizzarsi. La figura si ispira al " Doriforo" di Policleto, anche se presenta piccole rotazioni nel busto e nella testa che donano naturalezza all'insieme.

-Volta della Cappella Sistina: l’opera viene commissionata nel 1508 e terminata nel 1512 e Michelangelo decide di lavorarci dividendola in pannelli nei quali vi sono rappresentate diverse scene.Quest’ultime sono tratte dal libro della Genesi,cominciando con la Separazione della luce dalle tenebre e terminando con l’Ebrezza di Noè.Significativa tra le scene rappresentate è la Creazione di Adamo il quale,appoggiato su un lembo di terra arido ed inospitale,dimostra dall’esoressione e dalle fattezze di essere quasi già conscio della fatica della vita come se fosse già stato punito dalla nascita. In questa colossale opera (durata appena 4 anni) michelangelo riesce a fondere in maniera straordinaria tutte le arti principali: architettura -dato che tutte le immagini sono all'interno di una finta costruzione archittettonica-, scultura -poichè sono raffigurate varie statue- e ovviamente pittura.


-Il Giudizio Universale: quest’opera,commisionata nel 1536,Michelangelo impiegò 5 anni per terminarla. In quest’opera si vede una maggiore maturità da parte dell’artista il quale,non temendo più l’immensità della superficie,non sente il bisogno di dividere l’opera in settori.L’opera è dotata di grande dinamismo centrale,provocato dal solo movimento della braccia di Cristo,che si diffonde poi nel resto dell’opera.Oltre alla grandiosità concettuale vi è una grande etica poiché tra gli uomini,assolti o condannati che siano,dimostrano tutti il timore e la consapevolezza dell’immensità della figura di Dio che li sovrasta e li giudica.Il Cristo è appunto in posizione centrale con alla sinistra i condannati ed alla destra gli eletti;in basso a sinistra vi è la ressurrezione della carne,al centro una grotta (probabilmente l’ingresso all’inferno) e sulla destra,con sicuro riferimento a Dante,vi è Caronte con alcuni peccatori e,nell’angolo di destra,Minosse. Quest'opera è stata soggetta a moltissimi restauri e modificazion: infatti gia in epoca antica tutte le nudità vennero comperte da un allievo di Michelangelo, mentre in epoca moderna c'è stato un restauro così fondamentale che dopo il quale si sono dovuti cambiare persino i libri di storia dell'arte.

-Una volta tornato a Firenze a Michelangelo viene affidato il progetto di ampliamente della chiesa di San Lorenzo (la chiesa palatina) sotto commissione prima del papa Leone X e poi di Clemente VII. Michelangelo esegue la sagrestia nuova ( prende questo nome per distinguerla da quella vecchia del Brunelleschi) progetta la facciata, costruisce la Bibblioteca Laurenziana ed inizia la cappella dei principi. Per la costruzione della sagrestia nuova Michelangelo si trova in confronto diretto con Brunelleschi, dal quale si ispira ad esempio per l'arternanza di pietra serena ad intonaco bianco rispettivamente in nervature e pareti, anche se aggiunge una innovazione, infatti (secondo la sua natura di scultore) fa le nervature più sporgenti e i sepolcri in marmo molto aggettanti, creando una tridimensionalità delle pareti. Michelangelo ci da un'analisi filosofica della morte, infatti nella parte bassa c'è poca luce, mentre via via che si sale la luce aumenta, come a simboleggiare il passaggio dalla terra al cielo. Le tombe presentano personaggi vestiti come romani e uno stile dei coperchi molto innovativo, con ampie volute, sopra questo sono presenti due figure allegoriche in contrapposizione per Giuliano il giorno e la notte per Urbino il crepuscolo e l'aurora.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gli ebrei volevano uccidere Gesù, ma non potevano, Pilato poteva condannarlo a morte, ma non voleva, Erode tratto Gesù come fosse il protagonista di un carnevale ebraico (Purim), i soldati romani come se fosse il protagonista di un carnevale romano (Saturnali). Barabba più che un nome proprio, che probabilmente era Gesù, potrebbe essere un titolo relativo ad una funzione ed in ogni caso coincideva con l'imputazione relativa a Gesù: essersi proclamato Figlio del Padre. Per questo Michelangelo quando dipinse il Giudizio Universale per Gesù giudice riprese la figura di Aman (protagonista del carnevale ebraico) dipinta precedentemente nella volta della Cappella Sistina? Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.